La mastoplastica riduttiva è un intervento il cui obiettivo è ridurre l’eccessivo volume del seno ipertrofico, che solitamente è causa di problemi fisici quali un eccessivo carico sulla colonna vertebrale o di un senso di disagio fisico.
Attraverso l’intervento chirurgico di mastoplastica riduttiva si procede alla riduzione del volume mammario determinando un seno più armonioso, leggero ed esteticamente gradevole.
Soprattutto il nuovo seno appare maggiormente proporzionato alla propria corporatura, armonizzando in questo modo l’intera silhouette.
Per ottenere questa rimodellamento, oltre ad asportare una parte di ghiandola, si deve riportare il complesso areola-capezzolo al giusto livello, eliminando contemporaneamente la pelle in eccesso ottenendo così una forma esteticamente gradevole.
Gli obiettivi sono quindi una riduzione del volume, e un armonizzazione delle forme.
L’intervento è riservato a donne:
- con un seno eccessivamente sviluppato (ipertrofia mammaria);
- affette da dolori alla schiena causati dall' atteggiamento viziato secondario all’imponente peso del seno (tensione dolorosa alla cute, lordosi e scoliosi).
L’intervento viene condotto in anestesia generale e dura dai 90 ai 240 minuti.
Esistono numerose tecniche chirurgiche di mastoplastica riduttiva anche molto diverse tra loro.
La scelta della tecnica da utilizzare deve essere subordinata ad un’accurata visita medica specialistica.
Nel corso della visita si analizzeranno le caratteristiche del seno, la sua forma e le sue dimensioni. Si valuterà quindi la paziente nel suo insieme per poter definire gli aspetti tecnici dell’intervento.
Infatti, esistono tecniche differenti che consentono di effettuare la riduzione del seno con risultati diversi tra loro; proprio per questo motivo la scelta della tecnica è sempre personalizzata e ha come obiettivo il raggiungimento del miglior risultato estetico possibile.
La mastoplastica riduttiva è un intervento che non compromette la possibilità del seno di allattare.
Tutte le tecniche si basano sul principio di ridurre la mammella attraverso degli accessi cutanei che vengono eseguiti sul contesto della mammella.
L’entità delle cicatrici e quindi la loro maggiore o minore visibilità è una diretta conseguenza del tipo di tecnica utilizzata.
Tra le tecniche a nostra disposizione, in particolare, trova largo utilizzo la mastoplastica riduttiva a peduncolo inferiore, che consente di ridurre la mammella praticando unicamente un’incisione intorno al capezzolo ed una verticale a T rovesciata. Attraverso le incisioni viene rimossa la cute, il grasso in eccesso e parte della ghiandola, fino ad ottenere un volume armonico e adeguato alle richieste della paziente.
Il periodo post operatorio prevede la presenza di una medicazione moderatamente compressiva. Nell’immediato post operatorio ci possono essere dei lividi che comunque scompaiono in qualche giorno seguendo le indicazioni del chirurgo.
Le medicazioni sono generalmente 2 e vengono eseguite entro i primi 10 giorni; il numero e la frequenza possono variare da caso a caso.
Il riposo a letto è raccomandato per il primo giorno.
Solitamente vengono effettuate delle suture con punti in materiale riassorbibile per cui non è prevista la rimozione. Può persistere un leggero edema locale e qualche ematoma per 1-2 settimane, con associato un dolore al petto ed ai movimenti delle braccia.
E’ necessario utilizzare un reggiseno sportivo per circa 30 giorni.
Il ritorno al lavoro è previsto dopo circa 10 giorni.
Il risultato ottenuto dalla mastoplastica riduttiva è permanente; il seno ridotto subisce le normali evoluzioni legate all’età.
Scheda dell'intervento
